IL MUSEO DELLO STAZZO

Una casa del passato, costruita dai nostri avi nel 1800, per riscoprire le tradizioni e gli stili di vita locali.

Attraverso le visite mostriamo ai nostri ospiti la cultura del luogo, cercando di insegnare come vivevano anticamente per ricomporre quei pezzi che costruiscono la nostra identità, mostrando gli utensili, le suppellettili, gli strumenti agricoli, testimoni delle attività agro-pastorali e delle tradizioni locali.

Il Museo ha uno stretto legame con la popolazione locale, che si intende coinvolgere per lo sviluppo del “senso del luogo”, tale legame è confermato dalla partecipazione di numerose scolaresche alle attività della Fattoria Didattica.

E’ aperto a tutti coloro che desiderano conoscere le origini della cultura degli Stazzi della Gallura, qui i visitatori possono compiere un salto nel tempo e fare esperienze dirette dei luoghi, delle abitudini domestiche e dello stile di vita antico delle famiglie galluresi.

La Casa Manna

La casa manna aveva muratura granitica e il tetto di canne sostenuto da travature di ginepro. All’interno tutto riportava alla vita semplice dei pastori: pavimento in terra battuta, pochi mobili e utensili di uso quotidiano tra cui un cassone, lu cascioni, nel quale si depositava il prezioso grano. Un angolo della cucina è riservato alla lavorazione della lana sarda, qui è possibile osservare un antico telaio, filatoio e cardatrice da materassaio.

Lu Furru

La casetta del pane (o forno) è la dimora più antica dello stazzo, costruita nel 1700 dai pastori come appoggio durante la transumanza. Da notare il caminetto e il pavimento realizzati con blocchi di granito grezzo.

Chintina
e Casedda di lu Dimandoni

La cantina e l’officina attrezzate per la lavorazione del vino e dell’olio e per la costruzione degli utensili. La casa di lu dimandoni, dove venivano ospitati i mendicanti che trasmettevano le notizie da uno stazzo all’altro.